Stanno arrivando foto da paura.. a breve ragazzi puntate ero..

Stanno arrivando foto da paura.. a breve ragazzi puntate erotiche…
2022-09-19 13:42:22 +0000 UTC View PostStanno arrivando foto da paura.. a breve ragazzi puntate erotiche…
2022-09-19 13:42:22 +0000 UTC View PostUn mio fan racconta…
I fatti risalgono a due estati fa, prima della pandemia. Avevo 24 anni e in un caldissimo pomeriggio di inizio giugno, mi reco con due mie amiche a fare shopping in un centro commerciale. Siamo tre belle ragazze e tutte single (all’epoca), io non sono mai stata una ragazza facile, non l’ho mai data al primo che capita ma ho avuto le mie avventure e in quel periodo ero in astinenza da un pò. Quel giorno ero vestita con una minigonna di jeans, una camicetta smanicata e ai piedi indossavo un paio di ballerine carinissime ma di scarsissima qualità, erano in pratica di plastica, infatti dopo qualche ora sentivo i piedi (numero 39) completamente fradici. Alla prima occasione mi sfilavo le scarpe per far respirare un pò i piedi ma con scarsi risultati. Dopo qualche giro incontriamo un amico di una mia amica che ci invita per una festa in serata presso una villa privata e noi accettiamo di andare. Il problema era che si era già fatta una certa ora ed essendo il luogo un pò distante, non abbiamo tempo di tornare a casa per cambiarci, così ci rechiamo in quel modo alla festa. Il luogo era stupendo, cibo, musica e soprattutto tanto alcool.. Mi lascio andare, soprattutto nel bere (non reggo per niente) e faccio conoscienza di un ragazzo strafigo che mi riempie di complimenti e ci prova spudoratamente. Ci ritroviamo su un divano e lui senza indugiare mi infila la lingua in bocca, io complice l’alcool e la voglia crescente, contraccambio e incominciamo a limonare duro. Eravamo entrambi molto eccitati e quando mi invita a salire in camera, non me lo faccio ripetere. Ci buttiamo su letto e sono io a prendere l’iniziativa,ero davvero assatanata quella sera (non è da me), gli sbottono i jeans e noto che era messo veramente bene. Senza pensarci troppo, gli abbasso gli slip e glielo prendo in bocca, incomincio a succhiarglielo e vedo che lui apprezza molto, non mi prolungo troppo per evitare che venga subito. Mi sdraio sul letto e incomicio a pregustare il momento che lui faccia lo stesso con me. Mi sbottona la camicetta e una volta sfilato il regiseno, incomincia a succhiarmi i capezzoli, ero bagnatissima. Scende giù, e una volta sbottonata la gonna, con un solo gesto mi scende anche le mutandine. Arrivato alle caviglie mi ricordo del mio “contrattempo” e mi si gela il sangue. Non potevo di certo farmi una scopata con le ballerine ai piedi. Una volta tolte gonna e mutandine, nota anche lui che ero rimasta con le scarpe ai piedi e senza pensarci me le sfila entrambe. Il mio imbarazzo cresce perchè “l’odore” arriva al mio naso, immagino al suo, visto che aveva i miei piedi a pochi centimetri. Io gli chiedo scusa per la puzza e gli dico la verità, che ero in giro dal pomeriggio con quelle scarpe e i miei piedi erano un bagno di sudore. Lui mi tranquillizza e mi dice che impazzisce per quell’odore e i miei piedi e incomincia a sniffarli avidamente. Io mi tranquillizzo e torno ad eccitarmi e noto che anche lui ha lo stesso effetto. Incomincia a leccarmeli dal tallone a salire, mi lava per bene tutta la pianta e dedica particolare attenzione alle dita, succhiandole una ad una e soprattutto mi passa la lingua fra ogni dito (non oso immaginare il sapore), tutto ciò per entrambi i piedi. Il suo cazzo era diventato di marmo, quando me lo infila mi fa vedere le stelle. Incomincia a martellarmi forte ed io grido senza ritegno, vengo almeno due volte, ero troppo eccitata. Il rapporto non dura molto ma è stato molto intenso, non cambiamo mai posizione, lui sopra e io sotto, ma è stato un martello pneumatico. Mentre mi scopa in quella posizione, gli metto un piede in faccia con le dita ben allargate, continua a scoparmi mentre mi lecca i piedi. Vedo che sta per venire, estrae il cazzo e in pratica mi fa la doccia. Mai ricevuta così tanta addosso, mi ha allagato seno e viso e devo ammettere che non mi è dispiaciuto. Chiaramente ci siamo rivisti tante volte, per quell’estate è stato il mio scopamico feticista. Alla seconda uscita, nonostante il caldo estivo, mi sono presentata con un paio di Converse alte ai piedi, rigorosamente senza calze, ma questa è un’altra storia…
Fantasie erotiche….
Una noiosa domenica primaverile davanti alla tv.. Sara,la mia ragazza io e sua sorella Elisa.
Elisa era giovane bella ed inesperta..aveva avuto solo un ragazzo con il quale aveva passato i mesi estivi ed aveva perso la verginità..piccolina,magra con un fisico da velina ed un bel viso dolce con due labbra carnose..Sara invece era la classica bellezza mediterranea..alta mora pelle scura..seno e fianchi forti..
Stavamo guardando un film di fantascienza,dove un improbabile astronauta viene mandato in missione nello spazio con un androide dalle fattezze umane..un gran pezzo di figa di un attrice,l’unica cosa interessante del film..
Di interessante invece era il fatto che Elisa,rannicchiata di fianco a me sul divano,aveva addosso un paio di pantaloncini corti senza slip sotto..la posizione e la larghezza dei pantaloncini mettevano in bella mostra la sua fighetta rasata e qualche scorcio di un roseo buchetto di culo che sapevo essere ancora vergine…quanta voglia di leccarla e di farla mia!!era un gran bel pezzo di ragazza..giovane ed attraente..
Sara era seduta di fianco a me..ci baciavamo ed ogni tanto ci toccavamo qua e là..la presenza della sorella non ci permetteva di utilizzare il divano come facevamo di solito..scopando un po’ in tutte le posizioni..così mi godo la compagnia della mia ragazza e la vista della fica di sua sorella,che mi aveva generato una discreta erezione.
Nel film arriva ad un certo punto una scena di stupro..il protagonista abusa sessualmente della compagna di viaggio..quella splendida attrice che viene presa spogliata e scopata con forza..la cosa aveva aumentato la mia eccitazione ed anche quella di Sara..che adorava quelle scene ed aveva come fantasia proibita il farsi scopare forzatamente..lo facevamo spesso e quel sesso violento ci portava ad avere orgasmi incredibili..
La scena va avanti e Sara spinge la mia mano contro la sua vagina..bagnando slip e pantaloni della tuta da ginnastica che indossava..
Noto con piacere che anche Elisa è bagnata..gli umori colano leggermente sulla coscia e lei è estasiata dalla scena..la guarda mordendosi le labbra e inumidendosele con la lingua..
Sara nota la fica scoperta della sorella e il mio sguardo fisso su di essa..
Elisa ti si vede tutto!! esclama divertita
E sei anche bagnata fradicia!!
Elisa arrossisce e cerca di coprirsi..Sara nel frattempo mi infila una mano nei pantaloni e mi prende il cazzo in mano..
Beh e questo? è duro per me per il film o per mia sorella? sbotta con una punta di malcelata gelosia
Beh per tutte e tre le cose!! rispondo baciando Sara con la lingua e toccandole i seni
Mi rimetto seduto a guardare la TV..Sara mi sta segando dentro ai pantaloni..Elisa si è rimessa nella stessa posizione di prima ma coprendo le parti intime..
Mi sbottono i pantaloni e lo tirò fuori..Sarà divertita si abbassa per succhiarlo..io spesso con due dita il bordo dei pantaloni di Elisa..rimettendo in mostra quella splendida fica grondante e sfiorandola appena..
Ha un fremito..si gira..mi guarda stupita..
Ma che cazzo fai?
Ho voglia di leccartela
Sara nel frattempo è impegnata a spompinarmi..e non si accorge subito che mi sono coricato sulla schiena e sto leccando fica e culo della sorella..inarcata con la schiena sul bracciolo del divano e una gamba sullo schienale..ci guarda..si ferma un attimo..ma io inizio a muovere il bacino e lei riprende a fare il suo dovere..
La fica di Elisa è piccola..fresca e bagnata..lei freme e continua ad ansimare.. è la prima volta che se la fa leccare..cerca di resistermi quando sposto la lingua nel suo culo e le mie dita dal clitoride entrano dentro al suo sesso..
Sara si alza e si spoglia..io ne approfitto per leccare Elisa da una posizione più comoda..
Ad un certo punto Sara mi si infila sotto..come a frapporsi tra me ed Elisa mi abbraccia..mi cinge con le gambe ed il mio cazzo adesso struscia sulla sua figa bagnatissima..abbiamo entrambe il viso a pochi centimetri dal culo di Elisa..che pulsa e freme come non mai..
Dai leccala..lecca quella puttana di tua sorella
E Sara prende il mio posto tra quelle giovani cosce..la visione della sua lingua che lecca la figa della sorella è sublime..Elisa viene ed io penetro Sara..scopando la con vigore prima in quella posizione poi a pecora per godermi la scena..anche Sara viene..io mi rimetto tra le due zoccole in calore e ordino di leccarmi il cazzo..
Le due lingue si dividono il mio uccello e spesso si intrecciano..si fermano solo pochi attimi per baciarsi in bocca e poi riprendere a succhiare..
Che due sorelle troie..Elisa si mette a cavallo del mio cazzo..posso finalmente scoparla come ho sempre desiderato..la pompo per un po’ così..mentre Sara si masturba di fianco a noi..poi la giro e la sbatto sul divano..
Adesso ti violento come la troia nel film..ed inizio a fotterla ansimando e insultandola mentre con la lingua la bacio in faccia..leccandole e riempiendola di saliva..
Lei viene ancora una volta..io esco e getto una sborrata copiosa sul suo ventre piatto e liscio..
Sara conclude il suo ditalino con un orgasmo che la fa tremare tutta..mentre io le spalmo i residui di sperma sulle labbra..
Con due sorelle così puttane ci sarà da divertirsi!!
Ragazzi non potete perdere questa sensualità … … piano piano sto prendendo più confidenza con i movimenti… mi piace spogliarvi per voi… 🔥🔥🔥a breve ci saranno dei pacchetti 📦 con tanti omaggi … da video masturbazione a foto🚀🚀 a ps!!! Finalmente ho trovato due partner onlyfans uomini con cui produrre dei contenuti… ve ne aspettano delle belleeeeeee
2022-09-06 17:22:03 +0000 UTC View PostThe back…. Adoro questi scatti e voi?
2022-09-03 19:00:41 +0000 UTC View PostSbangggggggg super foto godetevela❤️🔥
2022-08-30 17:21:48 +0000 UTC View PostFantasie erotiche…
Stavamo insieme da due settimana, piu’ o meno. Ci avevo messo un po’ per conquistarla, era una ragazza difficile.
Sono non vedente, di lei mi piacevano cose che probabilmente chi vede non ritiene così importanti: la voce e quelle mani, morbide, lisce come seta, le piccole rotondità del corpo (non era grassa, ma neanche magra come un chiodo), il modo di camminare sicuro… insomma, tante piccole variabili che componevano una sinfonia.
Stavamo insieme da due setttimane, ma non avevamo ancora avuto un rapporto: a parte qualche pomiciata, due o tre massaggi intimi (mondiali direi); io aspettavo, avevo capito che dovevo lasciarle il tempo per essere pronta.
“Vieni da me sta sera?” – mi disse al telefono. Pensai che questa fosse la volta buona.
Mi recai da lei in taxi; si fece trovare al portone, già mi aspettava.
Notai subito che qualcosa era diverso, non so dire come, ma il modo in cui mi prese per mano, non sotto braccio come sempre, avrebbe dovuto far risuonare un campanello d’allarme. Mi strinse la mano in un modo che potrei definire autoritario, non mi viene in mente altro. Mi condusse in casa.
Dopo aver richiuso la porta alle nostre spalle mi lasciò la mano per un istante, si mise davanti a me ed iniziò a massaggiarmi le parti intime, coi vestiti addosso. Faceva una leggera pressione, faceva un po’ male, ma io ero del tutto nel pallone, non opposi la benché minima resistenza.
Con l’altra mano mi cingeva la vita, ma la teneva stretta, come se non volesse che mi muovessi. Mi mise la lingua in bocca e poi mi disse: “Sta sera passeremo ad un livello successivo. Sei pronto”? Come potevo dire di no? “Sì” – feci, con la voce piu’ dolce che mi venne di fare.
Lo sfregamento delle parti intime terminò dopo qualche minuto. Io noon conoscevo la casa, quindi mi lasciai guidare in quella che doveva essere la cucina, una cucina bella grande direi.
Mi mise di fronte una pozza; scambiammo pochie parole: avevo la sensazione che volesse finire in fretta la cena, o meglio, quella specie di cena.
Io terminai la mia pizza, bevvi un bicchiere di birra e chiesi dove fosse il bagno.
Ilaria si alzò, mi prese per mano come al solito, con quel fare autoritario e mi trasportò, sì, perché quella fu la sensazione, in bagno.
Non mi diede il tempo di fare niente: mi slacciò i pantaloni, li abbassò, tirò giu’ le mutande e mi prese il pene con la mano, direzionando il getto al centro del water: io ero sconcertato. Non riuscivo a capire quel comportamento, non sapevo se lo facesse perché avesse paura che la facessi fuori, o per quale altro motivo; eppure doveva conoscermi, a casa mia ci era stata tante volte, non ho mica bisogno di assistenza io!
“Falla”, mi disse, in una maniera che non so descrivere, ma senza dubbio non lasciava spazio a discussioni ulteriori. La feci, sconcertato, ma la feci.
“Non rivestirti, togliti tutto e lascialo qui” – mi disse, mentre mi ripuliva il pene con l’acqua e me lo frizionava con la carta igienica.
Io tentai di dire qualcosa, ma una leggera pressione sull’inguine mi fece desistere.
Mi tolsi i vestiti e li lasciai lì, dove aveva detto lei.
Mi fece indossare delle ciabattine di gomma, mi prese la mano come al solito e mi condusse in quella che doveva essere la sua camera da letto. Sentivo che stavo perdendo il controllo di ogni cosa: non avevo piu’ i vestiti, non sapevo dove avesse messo il mio giacchetto col cellulare dentro, insomma, nonero prigioniero, ma sentivo di esserlo, in qualche modo.
A questo punto mi fece appoggiare ai piedi del letto, pensavo che mi facesse sdraiare, non fu così.
Si mise davante a me e mi prese il pene fra le dita. Lo frizionava lentamente, applicando una leggera, ma decisa pressione sul glande. Si indurì immediatamente.
Con l’altra mano mi cingeva la vita e io potevo aderire al suo corpo, nudo; ma quando e come si fosse svestita, non ebbi mai modo di saperlo.
“Mettimi la mano sinistra sulla vagina, senza muoverla” – mi disse.
Io ero un automa, eseguii senza batter ciglio.
La mano che frizionava il pene si muoveva lentamente, scendendo sempre un po’ piu’ in basso, a ricoprire tutta l’asta, lentamente, sempre piu’ giu’.
Fu all’ora che iniziai a sentire qualcosa, qualcosa che mi sfiorava il glande. Doveva essere un anello, anzi no, decisamente era un anello. Non era grande, ma era metallico, duro, deciso; eppure non ne portava, non mi sembra li portasse.
Sentii l’anello una, due tre volte, affacciarsi sulla punta del mio pene, mentre lei iniziava a sfregare la vagina sulla mia mano.
Con la sua lingua in bocca provai a dire: “Hai un anello”!
“Sì, esatto” – disse lei – “e ora lo sentirai tutto”.
A queste parole mi si accorciò il fiato, cosa volesse dire con quella frase, lo capii qualche minuto dopo.
La mano che prima frizionava il glande, cambiò posizione. Con le dita iniziò a massaggiarmi la punta dall’alto verso il basso, fino a che l’anello, ora molto piu’ deciso, si posizionò al centro del mio pene, come se .. come se cercasse uno spazio.
Il pene era turgido e il nervo era scoperto; l’anello non faticò a posizionarsi al centro e iniziare, lentamente ma decisamente, a sfregare.
Il dolore arrivò in un attimo e mi lasciò senza fiato. Iniziai subito a contorcermi, tentando di divincolarmi, ma quella maledetta mano che mi cingeva era forte, insolitamente forte.
La vagina iniziò a bagnarsi e lei la sfregava sulla mia mano, mentre con l’altra sfregava l’anello sul mio pene. Tentai di urlare, o di chiederle di smetterla, o entrambe le cose, non so, ma avevo la lingua in bocca e mi mancava il respiro.
“Ti fa tanto male, vero”? – mi disse.
“S. S. Sì” – risposi.
“Bene, è quello che voglio. Ora contorciti dal dolore e dimmi che ami il mio anello”.
Non riuscivo a parlare. Improvvisamente la mano lasciò il pene, per un istante, mi schiaffeggiò i testicoli, con l’anello e poi ritornò sul pene.
“Dillo o la prossima volta te ne darò molti di piu'”.
Con un filo di voce, riuscii a dirle: “Amo il tuo anello”.
“Bravo, visto, non era difficile”.
Poi venne. fu un attimo, un orgasmo intenso, mi eiaculò in mano e finalmente, mi lasciò respirare.
“per oggi basta così, non saresti in grado di reggere altro. Ma dalla prossima volta dovrai resistere di piu’, il tuo dolore è il mio piacere. Queste sono le condizioni per stare con me. Quando siamo in intimità io sono la tua padrona, tu il mio schiavo. Ti è chiaro?”
“Sì, padrona” – risposi io, con il solito filo di voce che mi faceva pena solo a sentirlo.
“Bene, bravo i mio schiavetto. Ora ti darò un premio”.
Mi riprese il pene fra le mani, era gonfio, non so se per lo sfregamento o per altro, ma era gonfio. Eppure venni, in pochi secondi, fra le sue mani. Fu un orgasmo strano, a tratti doloroso.
Mi puòì i pene con un fazzoletto, ci mise sopra una pomata e poi mi fece rivestire.
Chiamò il taxi e sta volta mi accompagnò sotto braccio, come sempre.
Mentre salivo mi disse: “Ti chiamo domani, forse torni da me”. Non ebbi il tempo di replicare che mi avrebbe dovuto lasciare del tempo per pensarci, elaborare quanto meno: mi baciò in bocca e chiuse la porta del taxi.
Ero sconvolto.
The silent🔥🔥🔥
Racconti di una gang bang 😂🔥🚀
Dopo tre giorni dall’ultimo incontro di sesso della troia ricevetti una telefonata. Era un pomeriggio e come di consueto non era la prima telefonata che ci facevamo.
Risposi e delle urla mi giunsero all’orecchio tanto che temetti che alcuni colleghi mi sentissero, nonostante fossero a qualche metro.
La zoccola doveva avere il telefono molto vicino alla bocca perché i suoi urli erano di un volume altissimo.
Una serie pazzesca e ininterrotta di “ si…si…si…si…si…si…si…siii” e quando non lo diceva era solo per prendere il fiato.
Dovetti spegnere per appartarmi e richiamare. Stava ancora godendo. Era un continuo “si…si…si…si…si”.
Anche in quel caso la puttana mi chiamò dopo circa un ora:
-Il porco è appena andato via ! Non te la aspettavi vero la seconda sorpresa? – disse la troia.
Dovetti rientrare in casa e vedere il video per saperne di più. La troia, anche in questo caso, si era rifiutata di dirmi con chi avesse scopato. Mi disse solo che era un porco diverso da Amicobull.
La puttana aveva appoggiato la videocamera esattamente come fece qualche giorno prima.
La accesi e vidi subito che stavolta aveva cambiato posizione. Mi accorsi che si era messa di spalle alla videocamera mentre il bull la prendeva alla pecorina.
Si intravede che ha il telefono davanti a se.
Intuisco che quello è il motivo per cui la sentivo così chiaramente. In compenso avendo la videocamera alle spalle, l’audio giunge meno forte rispetto al telefono.
E con queste inquadrature non vedo il viso del porco.
Noto però che, anche se per pochi secondi, si intravede il viso del porco. Ma è troppo poco per intuire chi sia.
Allora rallento le immagini. Lo riconosco: è un certo Decisamente.
La troia se lo era provato in mia presenza un paio di anni prima in occasione in cui aveva la casa dei suoi genitori libera.
Il maiale sorride e tiene in mano il suo cazzo. Un cazzo di venticinque centimetri misurati con righello, quella è la foto che pubblica sul suo profilo il porco.
Tutto questo solo pochi secondi. Poi lascio andare il video in tempo reale.
La puttana si mette alla pecorina sul bordo del letto. Il maiale è alle sue spalle con i piedi sul pavimento.
Armeggia con il suo arnese tra le natiche della zoccola. Lei caccia un “ oooooohhh” lungo e lento.
Lo ha tutto in culo!
Servono trenta secondi giusti perché il porco prenda il ritmo.
Poi comincia a inculare. E’ un metronomo, non accelera mai, ma nemmeno rallenta.
Un colpo dietro l’altro, uno dietro l’altro.
Dopo circa tre minuti di inculata ha un leggero rallentamento. Mi pare di capire che bisbigliano qualcosa ma tralascio perché mi interessa vedere tutto il video.
Dopo sei minuti finisce.
Per sfizio conto i colpi che il porco le ha dato in culo. Nessuna frenesia, ma non mollava mai!
Uno, due, tre, dieci, venti, quaranta, ottanta, cento, duecento…non smette mai!
Capisco che a metà video la puttana ha un orgasmo.
-Ho goduto anche senza toccarmi la figa. Come mi ha inculato bene!!!- dirà la troia.
I colpi continuano anche dopo l’orgasmo.
Ne conto trecentosettantaquattro !!!
Conto anche i “si” della troia: oltre cento “ siiiii”.
La sera stessa abbiamo ospiti e non riesco a rivedere il video.
Il giorno successivo, mentre sono a lavoro, ricevo un sms del porco che mi dice: “E’ piaciuta l’inculata vero? Inculala più spesso, altrimenti mi chiami che ci penso io!”.
Mi chiesi il motivo della seconda parte della frase. Qualcosa non mi quadrava.
Appena giunto a casa rividi il video mettendo audio a mille.
Mi venne in mente che a metà video mi era sfuggito qualcosa.
Arrivo al punto. Il toro aveva leggermente (ma proprio impercettibilmente) rallentando il ritmo. In fin dei conti le aveva già piazzato in culo oltre duecento colpi di un cazzo di venticinque centimetri.
Ma alla troia non andava bene, tanto che gli dice:
-Spingiiiii!-
Lui risponde sottovoce ( viceversa lo avrei sentito anche il giorno prima). La voce roca e porca:
–Ti piace in culo…ehhhh!-
E lei : -Siiiii-
Ma non è finita. Mi soffermo quando la puttana ha l’orgasmo. Gode ma dice qualcosa subito dopo. Ora riesco a capirlo:
-Era tanto che non lo prendevo in culo!-
Neanche il maiale riesce a capire, infatti glielo fa ripetere, e lei:
-Era tanto che non lo prendevo in culo!!!-
Lui ha un :-Siiii!-
Ora capisco il contenuto di quella parte di sms: “…inculala più spesso altrimenti mi chiami e ci penso io!”.
Che razza di zoccola ! Tre giorni prima Amicobull le aveva fatto il culo nel modo che ho detto nella precedente avventura con un bull raccontata o ora diceva “era tanto che non lo prendevo in culo”.
Non dovrei più stupirmi di una ninfomane per pensa solo a scopare!!
Mi sono sentito un coglione!
Ora mi darete sicuramente del coglione. Direte cazzo ti ha fregato due volte come fai a farti fregare una terza?
Accadde la terza volta. Ma stavolta non fui ingenuo io, ma molto abile la puttana.
Accadde anche in questo caso solo qualche giorno dopo l’incontro con Decisamente. Ed era il terzo in circa dieci giorni.
Dicevo che la zoccola fu abile. In quei giorni le diedi un incarico di rappresentanza. Avrebbe dovuto andare per mio conto in un ufficio.
La puttana disse che sarebbe andata nel pomeriggio. Mentì, in quanto la commissione la fece al mattino.
Quel pomeriggio ricevetti due sms . Il primo diceva “sto andando nell’ufficio per te amore…a dopo…bacio”.
Qualche decina di minuti dopo un altro “ti ho cercato ma non sei raggiungibile chiamai appena riesci che c’è qualche problema”.
Lì per lì non mi insospettii nonostante fossi in una zona raggiungibile e non avessi avuto avvisi di chiamata. Era capitato innumerevoli volte che arrivassero in seguito. Mi dissi che, quando lei mi aveva cercato, forse ero al telefono.
La chiamai con la massima tranquillità dicendo:
-Ciao amore che problemi ci sono!-
La puttana rispose urlando come una cagna. Ma le sue urla andarono in secondo piano. Una voce maschile, dura e libidinosa mi diceva:
-Senti come gode!! Senti come gode! Diglielo se stai godendo!!-
-Siiiiii- urlava la puttana.
-Ti piace il cazzo di Uomosuper vero troia! Senti come gode la tua donna!!!-
Aveva organizzato con Uomosuper. Sempre a casa nostra, sempre nel nostro letto e sempre con la videocamera appoggiata nel solito posto.
Io fino a quel momento non lo avevo mai visto.
Fu la puttana a presentarmelo accendendo il video:
-Amore questo è Uomosuper! Guarda pure il video!-
La zoccola se lo era provato in precedenza in motel.
Mentre nel primo incontro in motel non ci furono filmati in questo caso si filma per tutto il periodo, almeno finché la videocamera ha memoria.
La zoccola è in piedi e limona con il porco. Lingua con lingua.
Lui è ancora vestito. Intanto che lei si spoglia il porco si gira verso la videocamera e saluta con la mano .
Un bel “ciao…ciao..” dedicato sicuramente a me.
La puttana si siede sul bordo del letto.
Ridono e parlano sottovoce. Sento che lei dice “sei un porco”.
E’ sempre la zoccola ad abbassare i pantaloni e gli slip al porco. Un attimo dopo il suo “mmmm” sta indicare che sta succhiando il cazzo.
Uomosuper è uno che ama fare tutto e cambiare spesso posizione. Fanno un sessantanove con lui sopra puttana.
Il suo cazzo entra lentamente nella bocca della troia fino in fondo. Finché non rimangono solo le palle sulle labbra della vacca!
Mentre lui le lecca la figa la puttana ha il primo orgasmo.
Poi inizia a scoparla. Con furia. Da sopra. Talvolta si butta su di lei e le caccia la lingua in bocca. Talvolta si alza e le tira su le gambe al cielo.
La mette anche di fianco scopandola come un animale. La troia ha un secondo orgasmo.
La vacca urla e lui le dice che è una troia, una zoccola, una puttana da strada. Lei conferma con i consueti “si…si…siiiii”.
Lui le torna sopra. Lei lo ferma. Impugna il telefono. Lo guarda in faccia e dice :
-Dai che glielo facciamo sentire!-
Il porco geme dicendo : -Siii .daiiii!-
Parte sms e continuano a scopare. In quel momento io sono a lavoro ignaro.
In piena monta la vacca da un colpo sulla spalla al porco. La troia aveva sentito che io la stavo cercando.
Prende il telefono e risponde.
Ora vedo quello che prima avevo solo sentito.
La puttana a gambe spalancate ha sopra di lui il porco che la pompa con furia. La zoccola con la mano sinistra impugna il cellulare e lui si avvicina urlando:
-Senti come gode!! Senti come gode! Diglielo se stai godendo!!-
-Siiiiii-
–Ti piace il cazzo di Uomosuper vero troia! Senti come gode la tua donna!!!-
La vacca non resiste più nel tenere in mano il cellulare e lo lascia sul cuscino.
Rivolta all’indietro le braccia e con le mani si aggrappa alla spalliera urlando.
La troia viene per la terza volta!
Mi colpisce che non hanno bisogno di dirsi niente quando la troia si alza e si sdraia a faccia giù . Il viso sul cuscino. Completamente sdraiata.
Lui le va sopra impugnando il suo cazzo duro. Armeggia e glielo mette in culo.
Non pago e sicuramente per farmelo sapere le chiede:
-Dove ce l’hai?-
La puttana non esita a dire:
-In culo! In culo!-
Lui la incula sdraiandosi sopra di lei. La puttana guarda verso la telecamera e sorride mentre gode.
Poco dopo lei è alla pecorina. Torno indietro e rallento immagine per vedere meglio.
Noto che è lei a spingere con il culo per alzarsi e mettersi alla pecorina.
Come spesso fa la puttana quando viene inculata in quel modo, mette il culo bello alto e la faccia in basso.
Uomosuper è trionfante! Le prende i fianchi e la incula come un animale.
Si esauriscono i venti minuti di memoria e il video si spegne.
La puttana mi dirà:
– Uomosuper è uno di quei tori che sborra una volta sola ma è resistente. Abbiamo scopato ancora molto da quando si è spento il video!-
Tornando a oggi la puttana ha Uomosuper come uno dei suoi tori preferiti che rivede di tanto in tanto. Hanno fatto una tessera insieme in un club privè.
Come se fossero una coppia vera:
-Con lui mi sento protetta- dice la puttana- quando andiamo al club se non c’è nessuno che mi piace e si avvicinano lui li allontana, e mi scopa🔥
A voi lo spettacolo… peccato che nn mi fate sentire quanto vi piace il mio corpo!!! Commenti ragazzi❤️🔥
2022-08-21 17:18:57 +0000 UTC View PostBéni e le sue fantasie…
Il rumore dei miei tacchi rimbalza nell’ufficio dove pochi colleghi ancora si attardano. Lui entra nel mio campo visivo prima ancora che lo riesca a mettere a fuoco, ma nonostante ciò non mi sfugge il movimento impercettibile del suo collo, lo scatto leggero della testa verso l’alto, i suoi sensi che si fanno attenti.
Non rallento mentre passo davanti alla sua scrivania, stringo solo con decisione i fogli al petto e abbasso giusto un po’ lo sguardo, per incrociare il suo. Sollevo il mento a indicare davanti a me: è impercettibile, ma ci siamo già capiti. È passato troppo tempo da quando l’ho avuto dentro di me e non posso più aspettare.
La gonna stretta mi impedisce di allungare il passo e il rumore dei miei tacchi si fa più precipitoso mentre mi avvicino alla porta. La consueta eccitazione, quel misto di desiderio e adrenalina, mi solleva il seno e sento i bottoni della camicia tendersi ad ogni respiro. Apro la porta e la chiudo dietro di me.
Mi appoggio alla fotocopiatrice per riprendere fiato. Infilo il pacco di fogli, inizio a premere i pulsanti senza vederli davvero. Un rumore leggero mi avvisa che la porta dietro di me si è aperta. Si richiude subito.
Non devo girarmi per sapere che è lui. La sua mano mi sfiora, mi sposta i capelli, l’altra mano mi solleva la gonna. Sento il rumore della zip e i suoi denti che affondano sul collo mi fanno rabbrividire di piacere.
Mi appoggio di nuovo alla fotocopiatrice, mentre i fogli entrano ed escono in una danza regolare, avanti e indietro, dentro-fuori.
…
Le sue dita mi scostano gli slip e si infilano dentro di me, un mugolio di soddisfazione fa vibrare le sue labbra sul collo: mi ha trovata pronta, come sempre. Adesso è il suo sesso che si fa strada dentro di me.
E comincia la sua danza regolare, avanti e indietro, dentro-fuori….
Sbattendomi forte poi piano poi di nuovo forte!!!…
E voi non volete in prive così… beh questo solo l’anteprima… poi chissà cosa sarà successo… volete un super racconto???? Commenti like… fatevi sentire…. E io vi aspetto per questo e altro a ROVERBELLA (mn) al “Breaks beer”… non potete perdere questa occasione….
2022-08-16 08:59:58 +0000 UTC View PostLe fantasie
Servizio in camera.- gridò la voce, attraverso la porta.
-Entra pure.- rispose Bruno…
Béni infilò il suo pass all’interno della fessura della maniglia ed entrò di schiena nella stanza, trascinando il carrello con sopra alcolici, caviale e ostriche per tre persone.
-Vi serve dell’al…- disse, girandosi per poi bloccarsi davanti alla scena che le si parò davanti.
Justine Stava facendo un pompino a Bruno, salendo e scendendo vorticosamente sul suo cazzo.
-Tesoro, fermati un attimino, abbiamo visite.- disse.
-Oh, mi scusi, non mi ero accorta che fosse entrata.- sorrise Justine, alzandosi completamente nuda.
Era stupenda, alta, bionda belle tette e gambe lunghe.
-Adesso le prendo la mancia.
-O… ok.- rispose la ragazza, spiazzata.
Bruno la guardava con il cazzo duro e vigoroso, dritto davanti a lei.
-Ecco, questi sono ottanta euro… che ne dice di unirsi a noi?- domandò Justine
-Come?
-Sì, se volesse unire a noi… potremmo regalarle mille euro?
Justine aveva alle spalle aveva lavorato nei peggiori locali della città e una scopata in un hotel di lusso come quello, per mille euro, non sarebbe assolutamente stato il punto più basso della sua carriera.
-Va bene.- rispose.
-Sei anche così fica… perché non lo vai a succhiare a mio marito?
Béni si sbottonò la mise da cameriera e inghiottì il pisello di Bruno, dando sfogo alla sua arte da pompinara esperta.
-Accidenti, lei è molto brava, Béni.- disse Bruno, scrutando il nome sulla targhetta esposta sulla camicetta della ragazza dell’est.
Era il classico pompino poco impegnativo ma intenso, uno di quelli che riscuoteva molto successo al vecchio locale in cui lavorava.
Justine si infilò delle mutandine con un cazzo nero sintetico e sollevando la gonna di Béni, ancora impegnata a spompinare Bruno, le infilò nella fica quella protuberanza a forma di pisello africano.
Era abituata a quei giochetti. Le giovani coppie erano sempre le più bizzarre in fatto di giochetti erotici. Amavano tutti i gadget da sexy shop come quello e lei li lasciava fare, come se non fosse una vera donna, ma un semplice oggetto per sfogare le frustrazioni sessuali degli altri.
-Te lo fai fare il culo?
Béni fece cenno di sì.
Bruno si alzò e prendendo il posto di Justine, dietro Béni, la inculò, senza nemmeno sputarsi sul cazzo per farlo scivolare meglio.
-Scusa, mio marito… e un po’ brusco certe volte.
-Non ti preoccupare, credimi, mi hanno fatto molto di peggio… mi sto divertendo. Vuoi che ti lecchi la figa?
-No, fai un pompino al mio cazzo finto.
-Ok.
Prendendo in bocca quel cazzo di gomma, Béni capì che la sua vita non sarebbe mai cambiata e che in fin dei conti avrebbe interpretato sempre la parte della troia. le riusciva bene e poi era un lavoro come un altro.
Il culo iniziava a farle male. Quel Bruno scopava davvero forte e senza nessuna pietà. Stava sfogando sul suo culo tutta la repressione che la vita gli aveva gettato addosso, probabilmente.
Piselli veri nel culo o piselli finti in bocca… il cazzo era il minimo comune denominatore della sua esistenza…
E voi non volete questo prive??????
2022-08-13 06:36:55 +0000 UTC View PostDopo la scoperta del mio piccolo grande segreto, le cose tra me e la mia fidanzata Roberta avevano preso una piega decisa verso la trasgressione. Aver scoperto che vederla chiavata da altri uomini era per me fonte di godimento l’aveva trasformata, tanto che adesso era proprio lei a proporre situazioni erotiche nuove, che le venivano in mente e che mi comunicava con entusiasmo, innocenza e molta, molta troiaggine, sapendo di farmi piacere. A 24 anni, alta 1. 75, due tette piccole ma sode, dai capezzoli scuri, un culo a mandolino, due gambe lunghe e ben fatte, gli occhi scuri, i capelli neri che le arrivavano sino alle spalle, è una ragazza molto bella. E come avrete capito, ormai ha scoperto una passione per le avventure erotiche che la rende particolarmente affascinante. Ieri sera mi ha chiesto, con aria innocente e vogliosa allo stesso tempo, se mi sarebbe piaciuto vederla mentre si esibiva in una lapdance di fronte a sconosciuti, come se fosse una professionista. Inutile dire che la cosa non solo mi sarebbe piaciuta, ma mi avrebbe fatto godere come un matto. L’occasione fu un nostro viaggio a Roma, perché di certo non avrebbe potuto farlo a Palermo, dove viviamo, e dove sia lei che io siamo conosciuti ed abbiamo molti amici. Preparai tutto con cura, e tramite un amico che lavora nel campo dello spettacolo, riuscii a prendere contatto con il gestore di un night club di basso livello, al quale proposi di prendere una stripgirl non professionista, solo per una sera.
Naturalmente era Roberta, la mia ragazza. Né io né lei siamo mai stati in verità frequentatori di questo tipo di locali, anzi direi che avevamo fino ad allora conosciuto l’ambiente in maniera molto indiretta, intravedendolo
in televisione o altre occasioni non programmate. La possibile esibizione peraltro gratuita di una ragazza molto bella – gli mostrai delle foto in topless di Roberta-, una ragazza completamente fuori da quel mondo lo divertì. La mise quindi in programma per una delle sere insieme ad altre professioniste abituali. Si accertò solo di una cosa:
“Siamo chiari, qui non si accettano suorine, ci siamo capiti? E c’è un pubblico esigente, che non si limita a guardare: a volte, diciamo così, può scapparci una scopatina”, e sorrise ironicamente.
“Non si preoccupi, non la deluderà”, risposi ben sapendo quello che dicevo. Lasciai comunque quell’uomo così convenzionalmente schifoso, e uscendo diedi un’occhiata rapida a quel luogo in cui la mia ragazza avrebbe dovuto “esibirsi”: lo squallore mi riempì di brividi.
Tornato a casa raccontai tutto a lei, che mi sorprese con un semplice
“sono proprio curiosa”.
Venne quindi quella sera. Entrai con lei nei camerini del locale, dove altre due ragazze piuttosto volgari si truccavano di fronte agli specchi, indifferenti alla mia presenza e al mio sguardo che continuava a cadere sulle loro nudità. Roberta, la mia ragazza, era così sicura di sé che stentavo a riconoscerla: fingeva di essere una veterana dell’ambiente, evidentemente divertendosi un sacco.
Nell’indifferenza generale delle altre Roberta scelse un angolo del camerino e incominciò a spogliarsi sorridendomi, come se mi dovesse tranquillizzare, come se fossi stato io quello che di lì a poco avrebbe
fatto la troia su di un palco davanti a bavosi panciuti.
La biancheria intima di Roberta non era da meno di quella delle altre due ragazze, in quanto a erotismo intendo. L’avevamo scelta insieme in un sexy shop giorni prima. La guardavo truccarsi e ogni tanto buttavo lo sguardo anche alle altre, accorgendomi improvvisamente dell’erezione che si intravvedeva nei miei calzoni. Roberta mi mise una mano sulla protuberanza e sorridendo mi sussurrò:
“Stai calmo, lo spettacolo non è ancora iniziato. Poi mi dirai chi ti avrà eccitato di più fra noi tre. ” Io sorrisi imbarazzato, scrutando se le altre ragazze avessero sentito.
Poi andai nel locale, presi qualcosa da bere da una barista in topless – e i miei occhi continuavano a seguire le nudità -, mi sedetti ad un tavolo, e mi guardai un po’ intorno. Erano quasi tutti maschi, solo qualche coppia con la donna in genere non troppo giovane. Quasi tutte classiche “brutte facce”, qualcuno un po’ più imbarazzato che cerca quasi di nascondersi, qualcuno che mostra strabordante la sua abitudine a questo mondo, chiacchierando con le bariste, toccando il culo alle cameriere. Ma ecco il buio in sala, e le luci che si accendono sul palco, dal quale si alza un gran fumo.
Non c’è poi molto da dire su di uno spettacolo di strip; sono piccole variazioni sul tema giocate da corpi più o meno belli comunque sempre carichi di studiata volgarità. Il mio interesse erotico allo show veniva però distratto dal pensiero che di lì a poco su quel palco ci sarebbe stata la mia ragazza. Diversi erano i pensieri che mi venivano in mente. L’istinto a fuggire, a correre dietro le quinte e riportarla a casa veniva addomesticato e ipnotizzato da una grande curiosità e una strana e nuova eccitazione. Mi tranquillizzava comunque il fatto che Roberta non era pagata per farlo, che era una sua scelta, che era un nostro gioco che sarebbe finito lì, che nessuno ci conosceva in quella città. Mi tranquillizzava, e incuriosiva, la sicurezza e la volontà di Roberta che mi aveva dimostrato fino all’ultimo momento, fino a
quando mi aveva baciato facendomi uscire dal camerino e ammiccando mi aveva sussurrato:
“Vedrai come sono capace di essere una spogliarellista professionista, meglio di queste troie che ti hanno
indurito l’uccello; sarò la miglior troia che tu abbia mai visto. ” E si leccò le labbra con fare voluttuoso.
Certo che queste due erano proprie troie professioniste.
Riuscivano quasi a simulare un orgasmo in scena, strisciavano sui tavoli dei clienti allargando le gambe tanto che probabilmente da vicino riuscivano a vedere dentro le nature evidentemente slabbrate che
loro continuavano a spalancarsi con le mani. Ad un certo punto una delle due venne persino al mio tavolo, godendo probabilmente del mio imbarazzo e avendomi riconosciuto come il tipo del camerino. Si inchinò
di fronte a me, guardandomi rovesciata con la testa fra le sue gambe divaricate. Avevo davanti al mio viso il suo culo nudo, potevo vedere in primo piano il buco nero e l’apertura fra le gambe, tanto che mi era difficile trattenermi dall’infilarci tutta una mano. Quella troia si spinse oltre per suo divertimento, e per il divertimento degli altri clienti, a giudicare dalle risate, fino ad appoggiarmi il culo in faccia, tanto che il suo odore mi rimase sul viso per tutta la serata.
Poi se ne ritornò come se niente fosse sul palco. Guardandomi intorno raccolsi involontariamente gli ammiccamenti compiaciuti degli altri clienti: ero uno di loro, anzi uno dei più fortunati.
Io mi ero trattenuto dal toccare, nonostante la provocazione, ma altri non si trattenevano mica per niente, anche se non provocati. Alcuni si avvicinavano al palco e toccavano il culo delle spogliarelliste; c’era chi saliva sul palco e prendeva con entrambe le mani sudate le tette strabordanti di quelle troie che invece di ritrarsi spingevano il maiale a leccarle. In quei momenti mi irrigidivo, pensando ad Roberta: si sarebbe lasciate fare questo anche lei? , e io cosa avrei dovuto fare a quel punto? . Poi ricordavo che lei
mi aveva fatto promettere di non intervenire se non in caso di evidente pericolo, altrimenti il gioco non sarebbe venuto bene. Le due spogliarelliste professioniste uscirono, una ad una dopo il loro spettacolo, e un inserviente a petto nudo liberava il palco dagli indumenti lasciati a terra. Ordinai un altro bicchiere di vodka e lo ingoiai d’un colpo solo. Gli altri clienti aspettavano indifferenti la prossima troia che si sarebbe esibita. E io sapevo che quella “troia” sarebbe stata la mia ragazza.
Luci basse, fumo sul palco. Io tremo. Ecco che la vedo uscire da dietro le quinte. Solo io probabilmente posso percepire un velo di imbarazzo in lei, gli altri non sembrano percepire la non professionalità di quella ragazza, peraltro decisamente più bella delle altre. Ma l’imbarazzo di Roberta dura poco. In breve posso vedere che ci sta prendendo gusto, che si diverte, probabilmente che si eccita veramente. Forse è la realtà dell’eccitazione di Roberta che tiene gli occhi della gente più inchiodati su di lei, loro così abituati alla simulazione. O forse è a me che quegli occhi fissi e bavosi su quel corpo ora danno fastidio, mentre prima me ne fregavo.
Roberta si muove benissimo, mi rendo conto dell’attenzione che deve avere prestato a stralci di spettacoli che abbiamo intravisto insieme in occasioni diverse. Ha un trucco molto forte, e me ne rendo conto ancora di più quando si avvicina a fronte palco, dandomi una fugace occhiata, l’unica durante tutto lo show. Come se si fosse assicurata che c’ero, e poi fosse così pronta a dimostrarmi la sua… sì la sua troiaggine, non potrei dire altrimenti.
Uno ad uno Roberta si tolse quindi gli indumenti, sfilandosi i guanti neri con i denti, giocando con il reggiseno che poi gettò sul viso di uno in prima fila, subito da me fulminato con lo sguardo, togliendosi infine le mutandine che nascondevano il trucchetto di un perizoma. In effetti non molto di nuovo dalle precedenti esibizioni, però per me era evidentemente diverso. Quando Roberta si tolse il reggiseno i suoi seni piccoli e sodi che io ben conoscevo dondolarono liberi di fronte a quei visi, quegli assetati che applaudirono. Poi lei incominciò a stringerseli con le proprie mani e a sforzarsi di raggiungerli con la lingua per leccarli. A fatica riuscì a raggiungere con la lingua i capezzoli tesi, mostrando bene quel che faceva al pubblico. Avevo certo già visto lei fare così, ma non con quella luce negli occhi. Quando si sfilò le mutandine se le prese in bocca e scese dal palco per appoggiarle con la bocca sull’erezione di un tipo seduto che afferrò le mutandine strofinandosele sul cazzo. Roberta era eccitata da quanto godeva dell’attenzione. Intanto io non riuscivo a riconoscere se quello che provavo era r
Godetevi la foto… a breve il racconto in vigna…
2022-08-10 19:47:29 +0000 UTC View PostBeccatevelo…. E tra poco tirerò furori un racconto di Béni ❤️
2022-08-10 04:54:54 +0000 UTC View PostIl 15 agosto allo strip club “break beer” di (mn) ci sarà anche malenaaaaa!!! Dovete passare assolutamente ❤️🔥
2022-08-07 15:27:38 +0000 UTC View PostEcco qua…. Strippppppp… commenti e likeeeee! Scusate l’assenza ragazzi ma sto lavorando molto! Anche per voiiii❤️🔥sarò operativa di nuovo anche in chat da martedì! Godetevi il video
2022-08-07 15:10:02 +0000 UTC View PostDi giorno nel biologico… di notte la stripper… e si ne ho combinata in altra ragazzi…
Tutto ebbe inizio, all’interno di uno strip club. Non sono mai stato uno che esagerava con gli alcolici, ma quella sera, mi ero riempito le vene di cosi’ tanto alcol da svenire, battendo la testa sul bancone. Piu’ riprendevo i sensi e piu’ le fitte di dolore si facevano sentire. Sentivo anche una mano che spingeva un qualcosa di umido sulla mia fronte. Era una delle spogliarelliste, che mi stava tamponando con un panno umido. ” Va tutto ok Gianni ” mi disse, con dolcezza ” Come fai a sapere il mio nome? Dove siamo? “, potevo sentire la mia voce che rimbombava all’interno della mia testa, che era sotto attacco da violenti colpi di martello.
La spogliarellista si chiamava Béni e mi disse di conoscere il mio nome, in quanto gli avevo trovato un posto, per lo show delle 21:00 che andava in onda sul canale televisivo dove lavoravo. Eravamo nel suo stanzino, al piano superiore dello strip club. Mi disse che ero stata anche l’unica persona che durante il set, non aveva cercato di toccarla o riempita di volgarita’.
Eravamo solo io e Béni , lei nuda seduta accanto a me, che mi medicava, dicendomi che ero un’uomo speciale, ” Come no? Ho perso il lavoro, la moglie e mi hanno rubato anche la macchina, visto che speciale? ” Non feci in tempo a girare gli occhi che la sua lingua era infilata nella mia bocca, esplorando per bene il suo interno, mentre le sue mani mi stavano strizzando il cazzo che mi era diventato duro in un’istante. ” Ti voglio aiutare a rilassarti ” , mi levo’ i jeans ed incomincio’ a segarmi il cazzo con il panno umido. Prese della crema, ed incomincio’ a farmi un massaggio al cazzo che era la fine del mondo. Mi sentivo nuovamente vivo, mentre Béni mi stava massaggiando il cazzo e le palle, con della crema.
Passo’ nuovamente il panno umido, per pulirmi il cazzo e le palle dalla crema. ” Va meglio cosi’? “, neanche il tempo di rispondere, che il mio cazzo scivolava tra le sue carnose labbra rosso fuoco, fino a prenderlo tutto in bocca. Continuo’ a succhiarlo con decisione, massaggiandomi le palle e quando stavo per venire, indietreggio’ quel tanto che bastava per ricevere tutta la schizzata di calda sborra in faccia. Con quella sborrata mi sentivo un nuovo uomo, mentre lei era ancora li, impegnata a succhiarmi via la sborra dal cazzo e dalle palle, succhiandomi la cappella, rendendo il cazzo lindo e pulito. Continuo’ a succhiarlo, facendomelo indurire una seconda volta.
” Non ti fa star bene questo? “, mi disse, pochi istanti prima di riprendere il cazzo in bocca. Mentre me lo succhiava, io le strizzavo le tette e le infilavo le dita nella figa e nel culo, spingendole dentro e fuori con velocita’ crescente. Mi leccava il cazzo con golosita’, come fosse un gelato di piena estate. Le sue labbra scivolavano morbide sulla mia cappella e sul tronco del mio cazzo, fino a quando la seconda sborrata non le riempi’ la bocca di caldo seme. Questa volta non si sposto’ di un centimetro, ma rimase li, a succhiare tutta la sborra che produceva la mia cappella, in quel momento sensibilissima al suo risucchio.
La mia gentilezza durante il suo strip show, era sicuramente stata ripagata…..
Domani ragazzi super shooting🔥🔥🔥🚀intanto vi delizio con questo video e … si Béni ne ha fatta in altra…
Oggi l’ho pensata così…
Buona lettura…
E’ domenica mattina. Sono le 9:00 circa e mi sono svegliata da poco con a fianco il mio uomo…Angelo, uno splendido ragazzo di 27 anni, moro e con una tartaruga da fare invidia. Ci siamo conosciuti qualche anno fa, ma siamo quasi subito andati a vivere insieme perché entrambi siamo due fighi pazzeschi e ci piacciono le cose vive e forti…
Lui, ora, dorme senza slip – sì non è estate ma in casa nostra si sta bene anche così – ed io gli sono così vicino che non posso fare a meno di guardalo e ripetermi quando è bello. Ma tutta questa insistenza mi fa eccitare e pensare che quel suo bel cazzo è in grado di farmi sognare. Così, decido che ho voglia di lui, prima ancora di fare colazione e mi metto a giocare con il suo cazzo leccandolo dapprima lentamente e poi infilandomelo in bocca.
Non appena succhio la prima volta, lui si sveglia e mi sorride; un sorriso di quelli compiaciuti ed allo stesso tempo vogliosi che proseguissi in quello che stavo facendo.
Così non mi feci pregare più volte ed iniziare a fargli una pompa colossale, giocando pure con i miei seni e massaggiandogli il cazzo tra le mie tette. Lui è già eccitato, ma faccio di tutto per non farlo subito andare in estasi e quindi afferro dal cassetto il lubrificante ritardante e glielo massaggio con i miei seni.
Nel frattempo mi sono piazzata sopra di lui, a 69 per intenderci, ma ancora non ho levato nulla, sono con la sottoveste ed il perizoma a filo che lascia intravedere la mia passera pelosa e vogliosa. Lui, quindi, decide di mordermi una chiappa e poi la mano inizia a farmi un massaggio assai eccitante intorno alla vulva, fino a quando non decide di mettermi dentro due dita. Insomma, voleva farmi godere ed io stavo godendo insieme al suo grosso cazzo viola.
RagazI non so voi … ma io amo questo set!!!!!😂❤️… a voi come sembra?????? Lasciate commenti…. Vi aspetto!!!!!
2022-08-02 21:51:57 +0000 UTC View PostMi state chiedendo perché non avete alcuni video! La polizia di onlyfans mi ha segnalato, ed alcune cose me le ha fatte togliere!!!
2022-08-01 19:59:23 +0000 UTC View PostAndrò a fare lezione di pole dance! Devo iniziare a sapere muovere bene questo super culo!sennò nn ha senso farselo in palestra 😂🍑🍑🍑ps vi aspetto in chat per ascoltare le vostre storie erotiche…
2022-08-01 19:57:33 +0000 UTC View PostBeh vi racconto questa fantastica fantasia che mi è’ venuta in mente guardando queste foto…
L’aveva trovata lì, nella sua stanza, seduta sul letto.
Erano rimasti sorpresi tutti e due.
Lui non sarebbe dovuto rientrare così presto, ma la ragazza non si sarebbe dovuta trovare lì.
L’aveva riconosciuta, era la cameriera giovane che serviva a tavola. Non aveva alcun motivo di trovarsi nella sua camera e, meno che mai di rovistare tra le sue cose.
Le sue carte di credito erano sul letto, accanto ad un piccolo portatile a cui era collegato uno strano apparecchio.
Piccola bastarda! Gli stava clonando le carte di credito.…
Era una ragazza bionda è tatuata , con i capelli lunghi e due occhi scuri, ma angelici.
Altro che angelo….
La ragazza scattò in piedi e cercò di guadagnare l’uscita, dopo aver afferrato il computer, con il lettore di schede che pendeva da una parte, appeso per il cavo….
Daniele fu più veloce e, prima che lei riuscisse a fuggire nel corridoio, l’afferrò da dietro.
Sentì, sotto la stoffa leggera della camicetta bianca, il reggiseno e strinse forte.
La ragazza andò ancora avanti per qualche centimetro, seguendo lo slancio della sua corsa e poi rimbalzò indietro.
Daniele fu lesto ad afferrarla per le spalle e la catapultò sul letto.
‘Piccola bastarda, ora ti levo la voglia di rubare ai clienti’, disse mentre chiudeva a chiave la porta della stanza.
Era rimasta sdraiata sul letto, stordita e spaventata. Daniele era un uomo grande e grosso e, quando era in preda ad un attacco di collera, faceva paura a molte persone.
‘Togliti calze e mutandine e tirati su la gonna!’
‘Cosa? …’
Lui si avvicinò minaccioso e la ragazza fece scivolare le mani sotto la gonna blu a pieghe e si arrotolò il collant scuro con la riga dietro, si sfilò i mocassini neri e fece cadere le calze in terra, infine si tolse un paio di minuscole mutandine nere.
‘La gonna. Arrotolala fino alla vita, voglio vederti bene.’
Lei ubbidì mentre due lacrime le scendevano lungo le guance.
Osservò con attenzione la fessura rosea della sua vagina, il piccolo ciuffetto di peli biondi, posto proprio sopra il suo sesso.
‘Toccati.’
‘No per favore …’
Le prese una mano, le aprì le dita e poi glie la mise proprio sopra la vagina.
Tenendole sopra la sua mano, ne guidò il movimento finché lei non prese il ritmo.
Lentamente si stava eccitando, vedeva la fessura rosea, prima piccola e chiusa, allargarsi e scurirsi.
Intanto il ventre della ragazza si muoveva ritmicamente mentre in mezzo alle gambe si notava il luccicare dei suoi umori che cominciavano ad uscire.
Prese il cellulare e le scattò diverse foto, facendo attenzione che si vedesse bene il suo viso e cosa stesse facendo.
‘Basta! Fermati.’
La fece sedere sul letto.
‘Ora togliti la camicetta ed il reggiseno.’
Quando fu rimasta con il busto completamente nudo, con i lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, le passò le braccia dietro la schiena e le legò strettamente gli avambracci con il reggiseno.
Infine le infilò a forza le mutandine in bocca.
‘Quando avrò finito con te, vedrai che ti sarà passata completamente la voglia di rubare’, disse mentre la metteva a pancia sotto sul letto.
Aveva un bel culetto, morbido, roseo e rotondo.
Lei sobbalzò e proruppe in un grido appena soffocato dall’insolito bavaglio, quando la cinghia dei pantaloni si abbatté sulle sue chiappe nude.
La colpì molte volte, finché i segni rosso violacei non furono diffusi su tutto il sedere della ragazza e finché lei non ebbe smesso di lamentarsi e dimenarsi.
Passò più volte il dito sulla sua pelle. Dove l’aveva colpita si era sollevata, formando come delle bolle in rilievo, e, in qualche punto si era anche spaccata, facendo vedere il rosso della carne viva sottostante.
Pensò che avrebbe portato a lungo i segni della sua punizione.
Meglio così, la prossima volta starà più attenta.
La fece mettere a sedere sul letto e le sfilò delicatamente dalla bocca le mutandine.… chissà se dopo quella sera le sarebbe venuto in mente di rubare ancora…
E fu così che la mia fantasia fini😂al prossimo aneddoto ❤️